Glamour, Febbraio 2011 – Servizio di Francesca Tripodi
Esperti: Annalisa De Filippo, Francesca Pronti, Francesco di Coste, Michela Epifani
Volete la stima che vi meritate? Volete che capo e colleghi riconoscano finalmente che siete speciali? Qui un percorso in 10 step per mettere a frutto tutto il vostro potenziale.
1 – Se le lodi non arrivano…
… cercale “Non è cosi scontato, ahimè, avere il riconoscimento che meriti in ufficio. Già saperlo ti mette nel mood giusto: non lo aspetti ma lo cerchi. Valorizza i piccoli segnali di approvazione che ricevi e sottolinea che ti danno carica, la voglia di fare di più. Poi, c’è un’altra strategia furba: parla dei tuoi risultati all’esterno, anche sui social network. Questo ha un doppio effetto, in te colma il vuoto di feedback positivi e in ufficio potrebbe sentirsi l’eco degli apprezzamenti”, dice Annalisa De Filippo.
2 – Vinci una debolezza
Lavora su un’area di debolezza “Per esempio, gestisci male le situazioni in cui un collega ti provoca. Libera il pensiero creativo, ipotizza 5 o 6 comportamenti correttivi. Sperimentali. Trovare soluzioni a una difficoltà ti rafforza”. Lo dice Michela Epifani.
3 – Muoviti da manager
Punta sulle doti creative “Per farti notare devi provare ad allontanarti dal pensiero collettivo, quello di tutti i tuoi colleghi” dice Francesco di Coste. “E devi uscire dalla logica del “fare, fare, fare”. La rapidità non è sempre sinonimo di efficienza. Prova a muoverti come fossi un manager: alimenta la tua capacità di generare pensieri nuovi. Proponi soluzioni tue, personali. A volte le limitazioni sono prima dentro di noi che nell’ambiente esterno”.
4 – Se sbaglio, non valgo?
Esercitati a sbagliare “Non è uno scherzo: è dai tempi della scuola che abbiamo la pessima abitudine di valutare negativamente gli errori e percepirli subito come un giudizio negativo non sul lavoro ma su di noi. Bisogna imparare davvero a considerare gli sbagli da tutt’altra angolazione: come fossero un’esperienza che insegna a crescere. Altrimenti finisce che a ogni errore ci sentiamo in castigo, in colpa direi: vestiamo i panni di chi non può chiedere di essere apprezzato e valorizzato e azzeriamo gli sforzi fatti fino a qui”. Lo dice Michela Epifani.
5 – Migliora le tue più belle qualità…
… prima di cercare un rimedio ai tuoi difetti peggiori La psicologa Annalisa De Filippo ci dà un consiglio sorprendente: “Una volta fatta la classica analisi dei punti di forza e debolezza (consigliata da tutti), forse ci verrebbe naturale cercare di correggere i nostri difetti. Invece partiamo dal presupposto che tutto non puoi fare. Quindi se vuoi costruirti un buon percorso di autostima è meglio partire dalla valorizzazione dei tuoi atout. Un esempio: sei molto brava nei rapporti con gli altri, ma molto meno capace di focalizzarti sugli obiettivi. Non perdere mai occasione di mettere in luce la tua capacità di creare armonia, di fare squadra. E’ una qualità molto apprezzata dai capi ed è bene che sappiano che tu ne sei superdotata”.
6 – Non farti sopraffare!
Sviluppa l’assertività “Ti serve per farti rispettare senza aggredire. Vediamo un esempio: sei in ufficio e stai svolgendo un’attività. Sei già molto impegnata. Entra il capo o un collega e ti chiede di fare altro. Hai tre possibilità: 1) reagisci emotivamente dicendo che, insomma, non puoi fare tutto tu; 2) sopraffatta dall’autorità, rincorri le esigenze di tutti; 3) usi un comportamento assertivo: chiedi tempo spiegando le motivazioni e cerchi di concordare insieme le priorità. E’ naturalmente questo l’atteggiamento corretto, da esercitare appena puoi: a ogni sollecitazione esterna negativa, respira e rimanda di qualche minuto la tua reazione emotiva”. Te lo consiglia Francesca Pronti.
7 – Schermati dalle critiche
Le più pericolose sono quelle interiori “E’ inutile zittirle: affrontale! Prima cosa da fare: ascoltarle a fondo e capire la loro origine. E’ il primo step per ridimensionarle. E ora le critiche esterne, molto diffuse dove c’è tanta competizione. Qui il consiglio è di trovare un collega a cui confrontarsi sulle qualità del lavoro. Ti rafforza contro la critica”, dice Francesca Pronti.
8 – Rimodula il network
Fatti una domanda: sei troppo power oriented? “Ovvero investi tutte le tue energie nel rapporto con il tuo capo? errore!”, dice Francesco di Coste. “Non trascurare mai i manager di altri dipartimenti, ma neanche i clienti. Basta un trasferimento del capo o un cambio di ruolo per mandare in crisi la visibilità che ti sei costruita”.
9 – Un nuovo potenziale!
Cos’è il potenziale? “E’ fatto di capacità (cioè di cose che sai fare) e attitudini (cose per cui sei portata)”, spiega Francesco di Coste. “Se vuoi dare ora una nuova immagine di te, più forte, più di valore, puoi provare a riaggregare le tue capacità e le tue attitudini in modo nuovo. Prova ad acquisire una nuova skill, facendo magari un corso per imparare a parlare in pubblico. E se, per esempio, sei portata per i lavori di precisione, mettiti a disposizione per una nuova attività che la richiede e che non era ancora di tua competenza”
10 – Filtra i feedback con intelligenza
Sono fondamentali i commenti che capi e colleghi fanno del tuo lavoro. “Vuoi contare di più? Devi ascoltarli e gestirli. Se per esempio ne ricevi uno un po’ negativo, chiediti al volo: da 0 a 10 qual è la capacità di questa persona di dare feedback? Se il punteggio è basso, dissociati emotivamente e rispondi con calma. Se è alto cerca di migliorare. Lo dice Michela Epifani.